martedì 4 giugno 2013

Di che cosa si parla nel blog??

“30 anni e non sentirci” nasce dalla volontà di dar voce e raccontare una generazione tra i 30 e i 40 e di parlare di chi, come me , è cresciuto con la passione per quella musica, italiana ed estera, un po’ al di fuori dei circuiti convenzionali.
La mia non vuole essere né un’ operazione nostalgica né un’analisi dei nostri tempi, tantomeno ha la pretesa di voler sciorinare una critica sulla situazione musicale attuale.
Attraverso una serie di interviste ad alcuni musicisti, mi piacerebbe riuscire a fare emergere la storia, i retroscena, la passione, le gioie e le delusioni che li hanno spinti a fare della musica qualche cosa di più elevato del semplice intrattenimento, quasi una ragione di vita, un’esigenza imprescindibile ed uno sfogo comunicativo, sacrificando, talvolta, quello che per la società comune è considerato prioritario.
Cosa ci spinga a perseverare nonostante i km di strada consumati, le ore di sonno perse e gli sguardi minacciosi dei vicini di casa che ci hanno sentito scaricar gli strumenti alle 4 di notte.
Una generazione abituata a comperare i dischi, a copiare musicassete dagli amici e a fare i conti in lire. Ragazzi che conoscevano nuovi gruppi grazie al confronto con persone in carne ed ossa con le quali ci si scambiava opinioni oltre che i dischi; prima di napster, prima di i-tunes e dell’avvento dei social networks.
Gente che andava in edicola a comperare riviste che parlavano di musica o leggevano fanzine stampate artigianalmente su carta, prima della crisi dell’editoria e prima ancora delle webzine.
Parleremo con persone che in adolescenza hanno sacrificato per la propria passione la paghetta settimanale, il proprio sudore, l’abbronzatura estiva, il proprio udito e forse anche qualche neurone.
Gente che al limonare con la più carina della scuola, anteponeva la goduria adrenalinica di un momento, la distorsione secca di una chitarra e si emozionava sentendo nel petto il pulsare ritmico di una batteria in una stanza senza finestre.
Ma soprattutto vorrei poter capire insieme a voi che cosa ci spinga, da adulti oramai catapultati inevitabilmente e contro voglia in una realtà fatta di conti da pagare, rate mensili, fidanzate o mogli esigenti, crisi economica galoppante e ricerca continua di un equilibrio sociale, a portare avanti quell’insana passione per sudore, adrenalina e quel lieve e persistente fischiare alle orecchie che ci ha resi le persone che siamo oggi.
Parleremo con chi, come me, è in caduta libera verso i 40 e che, al posto di fare jogging per buttare giù la panza, preferisce sudare agitando il dito e cantando a squarciagola; che invece di fare la fila con uno spritz in mano per un’insalata di riso si accalca in coda per potere, almeno per una notte, sentirsi viva, sentirsi nuovamente adolescente, sentirsi se stessa.

Questo blog insomma vuole semplicemente raccontare con modestia e senza presunzione alcune storie di persone che hanno voluto provare a passare dall’altra parte della barricata e, da fruitori di musica, hanno sentito l’esigenza di creare qualche cosa di personale e rendere in parte onore a chi, a modo suo, ha contribuito nel bene o nel male al proliferare dell’attuale scena musicale indipendente del nostro paese.

 _Mr.LowProfile

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